Descrizione Progetto

Vasellame: La ceramica comprende recipienti ed oggetti modellati con argilla più o meno depurata e poi sottoposti a cottura.

La ceramica, ed in particolare i recipienti in terracotta, sono un prodotto tipico delle comunità sedentarie che a partire dal Neolitico iniziano a vivere in villaggi stabili e la cui economia, inizialmente basata sull’agricoltura e l’allevamento, diventa di tipo produttivo.

I vasi in terracotta risultano indispensabili e insostituibili per contenere e conservare i cereali ed in genere tutti i prodotti alimentari, compresi i liquidi, per cuocere i cibi o far bollire certi alimenti, e infine per mangiare e bere.

La ceramica preistorica, modellata a mano senza l’uso del tornio, dimostra anche un avanzato controllo del fuoco in quanto la cottura dei manufatti doveva avvenire in forni a combustione nei quali si raggiungeva la temperatura di circa 800 gradi.

I primi recipienti in ceramica compaiono nel Vicino Oriente e in Grecia nel VII millennio a.C. e quasi contemporaneamente questa nuova tecnica rivoluzionaria si diffuse in tutto il Mediterraneo e in Italia, a partire dalla fine del VII millennio a.C..

La ceramica, generalmente in percentuale assai elevata rispetto alle altre classi di prodotti all’interno di un sito archeologico, permette agli archeologi di definire e classificare le varie culture, seguirne i contatti, le trasformazioni e le evoluzioni.

 

Lo studio e l’analisi della ceramica in tutti i suoi aspetti (tipo di impasto, forma, tecniche e motivi decorativi, tipo di cottura, ecc.) forniscono dati estremamente utili e fondamentali per definire la suddivisione culturale e cronologica delle varie culture nelle diverse epoche storiche.

 

La fabbricazione della ceramica preistorica si svolgeva all’interno dei villaggi in ambito familiare e domestico ed è considerata un’attività tipicamente femminile, almeno nelle fasi iniziali. Successivamente, con l’aumento della richiesta, si trasforma in un’attività produttiva organizzata, svolta da artigiani specializzati in aree del villaggio appositamente predisposte.

La produzione di recipienti in ceramica richiedeva manualità, abilità, senso estetico e doveva rispondere ad una serie precisa di fasi di lavorazione.