Ci sono persone che non riescono a fare a meno di collezionare qualcosa e altre invece che non hanno mai raccolto due oggetti simili tra loro. Chi non è collezionista spesso non immagina neanche quante cose si possono collezionare, anche senza spendere per comprarle. In questo articolo proverò a farvi capire quanto può essere bello collezionare e a dare qualche spunto a chi avesse intenzione di cominciare.
Cosa ci spinge a collezionare
La parola collezionare deriva dal latino “colligere” che significa legare insieme: il collezionista, infatti, cerca di raggruppare oggetti in base a criteri, certe volte standardizzati e altre volte molto personali, che in ogni caso lo rendono felice ogni volta che li ammira.
Un collezionista si può riconoscere facilmente: appena gli nominiamo un oggetto che a lui interessa, gli si illuminano gli occhi ed inizia a parlarcene illustrandoci in ogni minimo dettaglio tutto quello che sa a riguardo e magari ci dice che colleziona quell’oggetto da anni.
Nonostante siano stati fatti vari studi a riguardo, nessuno però sa di preciso cosa spinga l’uomo a collezionare, sappiamo solo che si colleziona per istinto, per cercare qualcosa dentro noi stessi, per puro piacere estetico, per prestigio o per cercare di dare un qualche ordine al mondo circostante. In ogni caso, il bello del collezionismo è che non ha limiti perché è possibile collezionare qualsiasi cosa.
Un possibile investimento
Sul piano pratico qualcuno potrebbe essere spinto a collezionare per investimento: le collezioni, infatti, hanno sempre un certo valore economico a prescindere dagli oggetti che le compongono. Un tappo di birra ad esempio non ha alcun valore economico, un tappo di una birra non più in commercio ha un qualche valore, mille tappi di birre provenienti da tutto il mondo hanno sicuramente un valore economico. Dobbiamo ricordarci che nel mondo esisterà sempre almeno un altro collezionista interessato ad acquistare ciò che abbiamo raccolto negli anni perché nessuna collezione (tranne alcuni casi) ha una fine.
Insolite collezioni
Oltre alle solite schede telefoniche, francobolli, tappi di birra, sottobicchieri, poster e mille altri oggetti, vi sono persone che hanno pensato di collezionare qualcosa di diverso dal solito. Eccone alcuni esempi.
Collezione di armi
Collezione di lattine di the
Collezione di bacchette di Harry Potter
Collezione di bustine di zucchero
Collezione di pagliacci
Collezione di enigmi logici
Collezione di dischi hip hop
Collezione di teiere
Alcune citazioni sul collezionismo
“Una collezione è stata anche definita come un insieme di oggetti naturali o artificiali, mantenuti temporaneamente o definitivamente fuori dal circuito delle attività economiche, soggetti a una protezione sociale in un luogo chiuso a tale scopo, ed esposti allo sguardo del pubblico”. (Karl Pomian)
“L’ordine, e l’ordine soltanto, fa in definitiva la libertà. Il disordine fa la schiavitù” (Charles Péguy – Cahiers de La Quinzaine)
“Ciò che nel collezionismo è decisivo, è che l’oggetto sia sciolto da tutte le sue funzioni originarie per entrare nel rapporto più stretto possibile con gli oggetti a lui simili. Questo rapporto è l’esatto opposto dell’utilità, e sta sotto la singolare categoria della completezza. Un grandioso tentativo di superare l’assoluta irrazionalità della semplice presenza dell’oggetto mediante il suo inserimento in un nuovo ordine storico appositamente creato: la collezione.” (Walter Benjamin – Passages)
Collezionare può essere interessante, rilassante ed istruttivo a patto che non si diventi paranoici nei confronti della propria collezione e nei confronti degli altri. Possedere una serie di oggetti tra loro logicamente collegati e scoprire che altri, come noi, hanno pensato di collezionare le stesse cose, è sicuramente un mezzo di socializzazione e rende piacevole il confronto e lo scambio con chi condivide la nostra passione.
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